IL SENSO DELLA POSIZIONE DI BUFFON E LA SUA STRAORDINARIA
CAPACITA’ DI ADATTAMENTO E TRASFORMAZIONE
Buffon ha
rappresentato, e rappresenta tutt’oggi, il sogno di aspirazione di ogni
portiere;
La partita
contro il Lione ha messo a tacere tutte le critiche. Buffon ha dimostrato, se
mai ce ne fosse bisogno, di essere ancora il miglior portiere del mondo e
probabilmente il miglior portiere che la storia del calcio abbia mai
conosciuto.
Buffon,
oltre al rigore parato (onestamente calciato anche abbastanza male), ha
compiuto due interventi strepitosi: la parata sul tiro di Fekir, deviato da
Bonucci e la parata sul colpo di testa ravvicinato di Tolisso.
Due parate
che descrivono molto bene quello che è Buffon: straordinaria capacità di
Adattamento e Trasformazione (abbinata con la capacità di Reazione) e Senso
della Posizione.
Questi due
concetti, apparentemente slegati tra loro, in realtà sono complementari: la
riuscita di uno è la conseguenza della giusta interpretazione dell’altro.
L’imprevedibilità delle azioni di gioco nel calcio e le
sue continue variazioni di situazione, non dovrebbero cogliere di sorpresa il
portiere.
Andiamo con
ordine: La Capacità di Adattamento e Trasformazione è la capacità di trasformare, adattare o anche sostituire l’azione motoria
programmata nel corso del suo svolgimento in base al variare della situazione.
In particolare modo la capacità di adattare un’azione programmata in relazione
alle variazioni delle percezioni acquisite o di trasformarla completamente, è basata
sulla rapidità con cui vengono percepite le variazioni e sulle esperienze
motorie acquisite. Le variazioni possono essere attese o impreviste,
determinando, così, nel primo caso un adattamento dell’azione motoria
programmata, mentre nel secondo caso l’azione motoria viene completamente
trasformata.
Tutto questo
è in strettissima relazione con la Capacità di Reazione Motoria intesa
come la capacità di reagire rapidamente in risposta ad un evento (stimolo).
Si parla
invece di Senso della Posizione per intendere quella capacità innata che
il portiere possiede di farsi trovare sempre pronto nel punto e nel momento
giusto.
Il senso
della posizione distingue un grande portiere (nel caso di Buffon, un campione)
dal mediocre e ciò è legato alla capacità di prevedere i possibili sviluppi dell’azione altrui e
quindi di intervenire nella maniera più efficace possibile (Capacità di
Anticipazione); ciò vuol dire anche saper adattare e trasformare in caso di
necessità.
Ecco perché prima
affermavo che capacita di Adattamento-Trasformazione e Senso della Posizione
sono in strettissimo collegamento: il portiere se si trova nella giusta
posizione, nel momento giusto, può intervenire correttamente, ma anche può adattare
e modificare tale situazione.
Ed è proprio
questo che Buffon ci ha abituati a vedere, moltissime volte.
La parata
sul tiro deviato da Bonucci è frutto di una straordinaria capacità di
Adattamento-Trasformazione (abbinata alla capacità di Reazione), mentre la
seconda è frutto di un Senso della Posizione unico, perfetto: sapeva che la
palla andava là e lui era esattamente nel l’unico posto dove la palla poteva
finire.
Ma Buffon
non è nuovo a queste cose. Vedendo le parate contro il Lione mi è balzato alla
mente, in collegamento alle sue straordinarie doti e capacità fin qui citate,
la parata sul colpo di testa di Inzaghi nella Finale di Champions League del
2003 a Manchester, o ancora la doppia (strepitosa) parata nei minuti finali
contro il Bologna nel campionato di Serie B 2006/2007 (https://youtu.be/5h4dwLJpX1I).
Ma
la cosa più curiosa è che, la parata con la quale Buffon ci ha lasciato a bocca
aperta -superlativo gesto che vicino alla soglia dei 40 anni non è da tutti-
non è nuova; una parata simile l’aveva già compiuta nel lontano 2004 in un
Brescia-Juventus finita 2a3 per i bianconeri; quella situazione era molto
simile a quella vista nella partita di pochi giorni fa: tiro dal limite di
Matuzalém deviato da Legrottaglie e Buffon, come a Lione, si supera (https://youtu.be/6qtps3fdbHk min 1.30).
La
spettacolarità del gesto di Buffon e la semplicità con la quale l’ha compiuto,
a difesa di quella porta, che a 12 anni ha deciso di voltargli le spalle e da
qual giorno ha promesso di amarla e tutelarla, sono nello sguardo di coloro che
hanno visto impedito un gol sicuro e in quel gesto poco considerato, ma di
grandissimo valore, quale l’applauso, con stupore e ammirazione, del collega
transalpino Lopez.
Chapeau Gigi!!!
Fabio Patuzzi
Dott. in Scienze Motorie
Senior Goalkeeper Coach AC Milan
Academy Singapore

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